Il segreto per fare un vino genuino? Comprendere il giusto equilibrio tra il lavoro dell’uomo e la natura

Il territorio

Il Vitigno, conosciuto come “Prosecco” e coltivato da oltre 400 anni tra le colline di Conegliano e Valdobbiadene riprende, insieme all’appellazione DOCG, dalla vendemmia 2009 l’antica appellazione “Glera”.

Il Valdobbiadene DOCG, Prosecco Superiore per eccellenza, nasce in un territorio piuttosto collinare di 15 comuni compresi tra Conegliano e Valdobbiadene, dove la varietà del suolo, il particolare microclima e la grande sapienza degli uomini che vi lavorano, tramandano questa antica arte di grande lavoro manuale. Si riconosce per la sua eleganza vitale, il colore paglierino leggero, la moderata corposità, l’esclusivo profumo fruttato e floreale.

Nel 2019, queste colline uniche al mondo, sono state proclamate “Patrimonio dell’Umanità” da parte di Unesco.

La più grande espressione della DOCG Conegliano –Valdobbiadene è il celeberrimo Superiore di Cartizze il quale nasce da una sottozona disciplinata fin dal 1969 di soli 107 ettari di vigneto, compresa tra le colline più scoscese di San Pietro di Barbozza, Santo Stefano e Saccol, nel comune di Valdobbiadene. La sua interpretazione più classica, è la tipologia Dry.

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I vini

Il nostro Valdobbiadene DOCG Prosecco Superiore, è prodotto nella tipologia Spumante che è la versione simbolo della denominazione. Lo si trova nelle tipologie Extra Brut (0 – 6 gr/l), Brut (0 – 12gr/l), Extra Dry (12 – 17 gr/l) e Dry (17 – 35 gr/l) a seconda del residuo zuccherino presente.
Piacevole e versatile, ha creato un vero stile di bere.

UNA DOCG….GARANTITA

Dal 2009, dopo oltre 40 anni dal riconoscimento di Denominazione di Origine Controllata, il Prosecco prodotto nell’area Conegliano-Valdobbiadene ha ricevuto la DOCG, divenendo così il 44° vino a Denominazione di Origine Controllata e Garantita d’Italia. Per Conegliano-Valdobbiadene la G di garanzia è molto più di una semplice lettera: è il riconoscimento di un lavoro di anni per raggiungere una qualità eccellente in ogni fase della lavorazione e della produzione.
Il contrassegno dello Stato o fascetta, che appone su ogni bottiglia un sigillo numerato, rende rintracciabile la bottiglia in ogni momento. In questo modo il consumatore può risalire in maniera dettagliata alla storia di quel vino. Infatti, si garantiscono origine e qualità del vino, certificandone il superamento di tutti i controlli, a partire dal vigneto, fino all’analisi chimica e organolettica del prodotto finale.